I
I gatti, eccellenti cacciatori e
animali arboricoli che vivono lo spazio in tre dimensioni, sono degli
eccellenti acrobati e il loro senso dell’equilibrio è tra i più
sviluppati del regno animale. I gatti sono dunque dotati di una spiccata
intelligenza cinestesica (ovvero relativa alla capacità di percepire il
proprio corpo e organizzarlo nei movimenti).
Secondo Peter Neville: "L’attaccamento del proprietario medio
di un gatto è talmente profondo, che molti gatti vivranno quindi la loro
intera esistenza in casa. Non ci sono dubbi sul fatto che un gatto
indoor viva più a lungo e più al sicuro dei gatti che hanno la
possibilità di cacciare e di esplorare fuori.
Ma cosa ne è del loro benessere psicologico?
Il gatto ha iniziato ad evolversi 13 milioni di anni fa per diventare
oggi un predatore obbligato in cima alla catena alimentare e un
cacciatore solitario. Questo significa che il gatto è progettato per
muoversi nel suo ambiente di caccia, da una parte evitando i pericoli e,
dall’altra, intercettando prede, avvicinandole e catturandole.
I gatti non sono semplicemente in grado di decifrare tanto
minuziosamente quel che succede attorno a loro: essi realmente HANNO
BISOGNO della stimolazione dei loro sensi durante le ore di veglia e
dell’opportunità di organizzare i loro comportamenti riguardo
l’intercettare, l’inseguire e uccidere delle prede.
Socialmente dipendenti dalla loro madre da cuccioli e, da adulti, esseri
spesso socievoli gli uni con gli altri, possono avere anche contatti
sociali con altri gatti e, complessivamente, avranno tutti certamente
bisogno di avere frequenti contatti con il loro proprietario per voler
rimanere all’interno di un contesto domestico. Questo vale, soprattutto,
laddove è facile concedere ai gatti la libertà dell’esterno. Il gatto
esce quando sente di aver bisogno di fare esercizio, o di cacciare, un
bisogno così fondamentale sul piano emozionale che di solito persiste
anche nel pet meglio alimentato. Il gatto va fuori anche per trovare
stimoli per il suo cervello di mammifero altamente avanzato, per
mantenerlo in forma, reattivo, attivo. L’opportunità di esplorare nuove
cose in un ambiente in continua evoluzione e di soddisfare l’esigenza
sia di essere socievole, sia di essere altamente territoriale e anche di
difendere certe risorse da altri gatti del vicinato, sono tutti aspetti
dei bisogni del gatto importanti per la sua salute psicologica
esattamente come lo è essere amato, giocare ed essere alimentato con il
migliore cibo dai suoi amati proprietari."
Quando nel 2004
ho cambiato casa e sono andata a vivere in campagna, avevo già tre
gatti. Dalla vita in appartamento, si sono improvvisamente trovati (dopo
qualche giorno di ambientazione) liberi di scegliere il loro territorio
e la loro vita. Tigre ha scelto la libertà piena, sconfinando di notte e
di giorno; Tigrino preferibilmente nel giardino (comunque 2000 mq) con
qualche uscita, e Oliver in casa e nel giardino. Ma tutti e tre sono
rinati; hanno davvero mostrato una metamorfosi nel loro carattere, in
parole povere, sono apparsi FELICI. Così ho giurato a me stessa
che se mai mi fossi trovata nel futuro a dover vivere in un
appartamento, non avrei mai più preso gatti. |