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x/x/ 1998 - 16 maggio 2014

 

Siete convinti che i gatti si affezionino alla casa? Allora non conoscete la storia di Tigre!

 

Che cos’è che spinge un gatto a decidere di cambiare casa? Tigre aveva la sua abitazione, i suoi padroni, la sua cuccia ed il cibo che preferiva (e guai se non era quello!).

Ma dalla fessura tra vetro e muretto del divisorio tra la sua e la mia terrazza, Tigre vedeva i miei cani, i miei gatti, uno spazio aperto in più in cui sconfinare e così cominciò a saltare il divisorio per venire a casa mia.

Dopo averlo varie volte riconsegnato tra le braccia della sua padrona, mi adoperai con tutto il mio impegno nella messa in opera di una separazione a… prova di gatto, o, almeno, così credevo! E invece no, non era a prova di Tigre!. Non trovando altra via, quel gatto incosciente arrivò al punto di appendersi con le unghie alla rete dalla parte esterna e spostando una zampa alla volta riuscì, sotto il mio sguardo inorridito, a superare quel tratto che lo separava dalla mia balaustra. Per evitare al micione una caduta dal terzo piano, decisi, d’accordo con la mia vicina, di eliminare ogni tipo di sbarramento e di lasciare che Tigre andasse dove voleva.

Tutto andò bene fino al giorno in cui cambiammo casa. Tigre continuava ad andare oltre il confine, ma non trovava più nessuno e la nostalgia per i suoi amici era così evidente, che la mia ex vicina decise, pur di non vederlo così infelice, di rinunciare al suo gatto e di portarlo da noi.

Da allora Tigre è vissuto con noi in campagna, conducendo una vita molto libera, quella che più si addiceva alla sua natura un po’ selvatica; d’inverno amava dormire davanti al camino, ma nella bella stagione lo vedevamo solo ai pasti.

 

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